Ulteriore marcato calo per le costruzioni marchigiane nel secondo semestre 2012, con livelli di produzione in forte rallentamento in tutti i comparti.
I risultati dell’Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con ANCE Marche (Consulta Regionale Costruttori Edili) e con il patrocinio di Banca Marche, su un campione di aziende associate, conferma l’andamento di forte recessione dell’attività edilizia in ambito regionale, con la produzione complessiva nel secondo semestre 2012 in marcata diminuzione di circa il 13,4% in termini reali rispetto al secondo semestre del 2011.
Il risultato, che conferma il permanere di un clima congiunturale particolarmente negativo, è sostenuto dalle dichiarazioni degli operatori intervistati. Rimane bassa, infatti, la quota interessata dal miglioramento dei livelli produttivi (11% contro 14% della precedente rilevazione), mentre tende ancora a salire la quota di aziende che vivono una significativa contrazione dell’attività (78% contro 76% della precedente rilevazione).
Ampiamente diffuse le variazioni negative nei principali comparti. Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2012 registra un calo della produzione di circa il 13,8% rispetto al semestre luglio-dicembre 2011. La flessione sperimentata da questo comparto ha trascinato su valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la sua rilevanza in termini di volumi prodotti e occupazione. Scende al 16% (18% nella precedente rilevazione) la quota di operatori interessata da variazioni positive della produzione, mentre sale la frazione di operatori con variazioni in calo (75% contro 72% della rilevazione del primo semestre 2012). La flessione dell’edilizia abitativa riflette l’andamento particolarmente debole della componente pubblica (-19,3%), che prosegue la fase di rallentamento sperimentata nell’ultimo biennio. Anche la componente privata ha registrato un ulteriore calo (-13,3%), trainato in particolare dalla componente in conto terzi (-17,8%) e convenzionata (-15,5%), nonostante il contributo degli incentivi fiscali per gli interventi di ristrutturazione del patrimonio abitativo esistente. In calo, dopo alcuni semestri moderatamente positivi, anche la componente in conto proprio (-1,4%).
Ulteriore marcata flessione dell’attività produttiva per l’edilizia non abitativa nel secondo semestre del 2012 (-17,2%). Il calo, che si aggiunge al dato negativo registrato nel secondo semestre dello scorso anno, conferma il permanere di un marcato profilo di incertezza nei piani di espansione di molte imprese manifatturiere, particolarmente colpite dalla stagnazione della domanda interna e internazionale.
In ulteriore forte calo anche i lavori pubblici, che registrano una contrazione dei livelli produttivi pari al 12,8% rispetto al secondo semestre 2011. La flessione, in linea con quella rilevata nel semestre precedente, riflette un peggioramento generalizzato dell’attività delle imprese impegnate nei lavori pubblici: rimane bassa, infatti, la quota di operatori con variazioni positive dei livelli produttivi (10% contro 11% della precedente rilevazione), mentre sale ancora la frazione di operatori con attività produttiva in calo (77% contro 75% della precedente rilevazione).
Il debole andamento congiunturale del settore osservato nel semestre si è riflesso sui livelli occupazionali che hanno proseguito la tendenza alla flessione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di Confindustria Marche, l’occupazione è diminuita sia per gli operai (-1,9%), sia – in maniera più contenuta – per gli impiegati (-0,8%). Alla flessione dei livelli occupazionali, è corrisposto un ulteriore marcato calo del monte ore lavorate, sia rispetto al primo semestre 2012 (-14,4%), sia rispetto al secondo 2011 (-5,2%).
Nel secondo semestre 2012, i ricorsi alla CIG sono più che raddoppiati rispetto al secondo semestre 2011 (+125,3%), risultato attribuibile all’incremento del 71% della componente ordinaria, del 64,8% di quella in deroga e di oltre 13 volte di quella straordinaria
Nell’intero 2012, le ore di Cassa Integrazione autorizzate nella regione hanno raggiunto i 3,1 milioni, con un incremento dell’82,2% rispetto al 2011.
Le opinioni degli operatori confermano il permanere di un clima congiunturale molto difficile. Rispetto al primo semestre 2012, rimane pressoché pari a zero la quota di imprese che ritiene elevato il livello della domanda, mentre sale ancora marginalmente la quota di operatori che ha sperimentato condizioni di domanda debole (96%). In calo la quota di imprese per le quali le condizioni di domanda sono ritenute normali (3% contro 4% della precedente rilevazione).
Seppur con differenze anche notevoli tra le imprese, nel secondo semestre 2012 le condizioni del mercato del credito mostrano ancora una situazione difficile, in particolare sul fronte della disponibilità di credito. Rimane elevata, infatti, la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (92% contro 84% della rilevazione del primo semestre 2012), così come la quota di operatori che ritiene elevato il costo del credito (87%, come nella precedente rilevazione). Infine, l’indagine evidenzia il permanere di un livello molto elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (142 giorni contro 138 giorni nella precedente rilevazione).
Riguardo alle tendenze dell’attività produttiva, le previsioni degli operatori segnalano per i prossimi mesi il permanere di condizioni difficili. Rimane estremamente bassa la quota di operatori per i quali l’attività produttiva sarà in aumento (1%), mentre sale la quota di operatori che prevedono attività in calo (74% contro 66% della precedente rilevazione).
La dinamica di medio periodo delle condizioni della domanda in costruzioni resta, dunque, fortemente condizionata dalla rapida attivazione di due fattori: la definizione e l’avvio delle iniziative edilizie riguardanti progetti e programmi di intervento proposti dalle imprese; la riattivazione del comparto produttivo primario delle opere pubbliche in ambito regionale attraverso l’affidamento di nuovi appalti di lavori e opere infrastrutturali per il territorio.
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