Indagine sull’andamento dell’industria delle costruzioni nelle Marche – I semestre 2016
Apertura di 2016 in calo per l’edilizia marchigiana dopo la positiva – anche se debole – chiusura del 2015. Secondo i risultati dell’Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con Ance Marche, su un campione di imprese associate, la produzione complessiva nel primo semestre 2016 è risultata in calo di circa lo 0,9% in termini reali rispetto al primo semestre 2015. Differenziato, inoltre, il quadro che emerge tra i principali comparti, con edilizia abitativa e non abitativa ancora in calo e lavori pubblici in lieve recupero.
Il risultato conferma il permanere di difficoltà che interessano il settore delle costruzioni da tempo, nonostante l’emergere di alcuni deboli segnali di miglioramento che non giustificano ancora aspettative di recupero significativo nei prossimi semestri. Tale quadro è sostenuto dalle dichiarazioni degli operatori intervistati, che evidenziano un ulteriore calo della quota interessata dal miglioramento dei livelli produttivi.
La debole intonazione congiunturale del primo semestre 2016 si è riflesso sui livelli occupazionali, che hanno mostrato una significativa caduta. Secondo le stime di Confindustria Marche, l’occupazione si è contratta sia per gli impiegati, sia per gli operai. Alla dinamica stazionaria osservata sul mercato del lavoro è corrisposta una marcata riduzione del monte ore lavorate.
Nel primo semestre 2016, le ore di CIG autorizzate sono risultate 1.146.389 (-32,5% rispetto allo stesso periodo del 2015). La contrazione ha riguardato tutte le componenti: -23,6% la componente ordinaria, -9,9% la straordinaria, -64,5% quella in deroga.
Riguardo alle tendenze dell’attività produttiva nei prossimi mesi, le previsioni degli operatori segnalano il permanere di condizioni nel complesso difficili, ma differenziate tra imprese. Sale, infatti, la quota di operatori che prevede aumenti nell’attività produttiva, come anche la quota di operatori che prevedono attività in calo. Dunque, una dinamica di significativa eterogeneità tra le imprese, con operatori che sperimentano cali evidenti, accanto a situazioni di recupero confinate in specifici ambiti settoriali e particolari dimensioni di imprese. In particolare, il forte aumento delle attività svolte fuori regione e di quelle svolte in collaborazione con altre imprese si associa a migliori performance delle imprese, specie in alcuni comparti, evidenziando una relazione positiva tra performance e capacità di operare in ambiti di mercato più ampi.
In allegato “Indagine semestrale sul settore delle costruzioni” (I semestre 2016) nelle Marche