Secondo i risultati dell’Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con ANCE Marche e con il patrocinio di UBI Banca, su un campione di aziende associate, la produzione nel secondo semestre 2018 è risultata in calo moderato (-0,2%) in termini reali rispetto al secondo semestre 2017.
Tutti i principali comparti hanno registrato risultati positivi, ad eccezione dei lavori pubblici che hanno invece sperimentato una marcata flessione che ha spinto l’indice generale su valori negativi. Favorevoli le indicazioni provenienti dall’edilizia abitativa, più vivace della componente non abitativa che ha invece registrato una variazione positiva molto contenuta.
Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2018 mostra un netto recupero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento della produzione del 3,1%. Il recupero sperimentato da questo comparto ha condizionato l’intero settore delle costruzioni, data la sua rilevanza in termini di volumi prodotti e occupazione. La ripresa dell’edilizia abitativa riflette l’andamento della componente privata (3,9%), con una crescita più evidente nella componente in conto proprio (6,8%) e della componente in c/terzi (3,1%). Pressoché stabile l’andamento della componente convenzionata (0,2%). Buona anche la performance della componente pubblica (1,9%), sensibilmente migliore rispetto alla dinamica sperimentata negli ultimi semestri.
Positiva – anche se molto contenuta – la dinamica dell’edilizia non abitativa nel secondo semestre del 2018 (+0,5%), legata probabilmente all’andamento congiunturale osservato nell’industria manifatturiera e alla dinamica dei piani di investimento di alcune imprese.
In netto calo i lavori pubblici (-3,8%) rispetto al secondo semestre 2017.
Il modesto risultato congiunturale di fine 2018 si è accompagnato ad una dinamica moderatamente positiva dei livelli occupazionali, che sono complessivamente aumentati dell’1,2%. Secondo le stime di Confindustria Marche, l’occupazione è aumentata del 2,1% per gli impiegati e dell’1,0% per gli operai. Alla dinamica osservata nel mercato del lavoro è corrisposta una sostanziale stabilità del monte ore lavorate rispetto al secondo semestre 2017 (-0,1%). Nel secondo semestre 2018, le ore di CIG autorizzate sono risultate 253.170 (-19,2% rispetto allo stesso periodo del 2017). La flessione ha riguardato sia la componente ordinaria (-19,4%) sia quella straordinaria (-31,4%) mentre la componente in deroga ha mostrato un incremento (+54,6%).
Sul fronte del credito, risale la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (62% contro 60% della rilevazione del primo semestre 2018). Ancora tese le condizioni sul mercato del credito: il 48% degli operatori ritiene elevato il costo del denaro (45% nella precedente rilevazione). Infine, l’indagine evidenzia il permanere di un livello molto elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (109 giorni), in linea con la precedente rilevazione (108 giorni), nonché il mantenimento di livelli molto elevati dei tempi di rilascio concessioni.
Riguardo alle tendenze dell’attività produttiva, le previsioni degli operatori segnalano, per i prossimi mesi, il permanere di condizioni differenziate tra imprese.
Dunque, ancora una dinamica molto eterogenea tra imprese e recuperi estremamente frazionati, con situazioni positive confinate in specifici ambiti settoriali e per particolari dimensioni di imprese. La dinamica di medio periodo delle condizioni di domanda resta fortemente condizionata dalla rapida attivazione di iniziative riguardanti progetti e programmi di intervento proposti dalle imprese. Attese significative di recupero sono legate all’avvio delle attività edili nelle zone colpite dal terremoto, anche sul fronte delle iniziative connesse ai lavori pubblici.
35390-Indagine costruzioni_ IIsem2018.pdfApri