Apertura di 2019 positiva per le costruzioni marchigiane e su livelli nettamente migliori rispetto a quanto rilevato nel secondo semestre del 2018. Secondo i risultati dell’Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con ANCE Marche e con il patrocinio di UBI Banca, su un campione di aziende associate, la produzione nel primo semestre 2019 è risultata in aumento (3,0%) in termini reali rispetto al primo semestre 2018.
Tutti i principali comparti hanno registrato risultati positivi, con i lavori pubblici che hanno sperimentato una variazione sopra la media del settore e l’edilizia abitativa e non abitativa che si sono attestate su variazioni positive, anche se marginalmente al di sotto dell’indice generale.
Riguardo all’edilizia abitativa, il primo semestre 2019 mostra un netto recupero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento della produzione del 2,7%. La ripresa dell’edilizia abitativa riflette l’andamento della componente privata (2,8%), con una crescita più evidente nella componente in conto proprio (8,3%) e della componente in conto terzi (2,5%). Pressoché stabile l’andamento della componente convenzionata (0,1%). Buona anche la performance della componente pubblica (2,0%), in linea con quella rilevata nello scorso semestre e sensibilmente migliore rispetto alla dinamica sperimentata negli ultimi anni.
Positiva anche la dinamica dell’edilizia non abitativa nel primo semestre del 2019 (2,8%), sostenuta dal parziale recupero osservato nell’industria manifatturiera nel 2018 e dai piani di investimento di alcune imprese.
In netto recupero i lavori pubblici (4,3%) rispetto al primo semestre 2018.
Il recupero congiunturale di inizio 2019 si è accompagnato ad una dinamica moderatamente positiva dei livelli occupazionali, che sono complessivamente aumentati dell’1,0%. Secondo le stime di Confindustria Marche, l’occupazione è aumentata dell’1,2% per gli operai e dello 0,3% per gli impiegati. Alla dinamica osservata nel mercato del lavoro è corrisposto un recupero del monte ore lavorate rispetto al secondo semestre 2018 (0,8%). Nel primo semestre 2019, le ore di CIG autorizzate sono risultate 553.427 (-22,4% rispetto allo stesso periodo del 2018). La flessione ha riguardato sia la componente ordinaria (-46,4%) che, soprattutto, quella in deroga che risulta azzerata, mentre la componente straordinaria ha mostrato un incremento del 372,4%.
Sul fronte del credito, rimane elevata la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (61% contro 62% della rilevazione del secondo semestre 2018). Ancora tese le condizioni sul mercato del credito: il 43% degli operatori ritiene elevato il costo del denaro (48% nella precedente rilevazione). Infine, l’indagine evidenzia il permanere di un livello molto elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (110 giorni), in linea con la precedente rilevazione (109 giorni), nonché il mantenimento di livelli molto elevati dei tempi di rilascio dei permessi di costruire come degli altri titoli abilitativi.
Riguardo alle tendenze dell’attività produttiva, le previsioni degli operatori segnalano, per i prossimi mesi, il permanere di condizioni differenziate tra imprese.
Dunque, ancora una dinamica molto eterogenea tra imprese, con situazioni positive ma confinate in specifici ambiti settoriali e particolari dimensioni di imprese. La dinamica di medio periodo delle condizioni di domanda resta comunque incerta, anche perché condizionata dal permanere di una effettiva capacità di spesa nei lavori pubblici come dalla realizzazione dei progetti di investimento da parte delle imprese. Attese significative di recupero peraltro sono legate alle attività programmate nelle zone colpite dal terremoto, anche sul fronte dei lavori pubblici, per le quali tuttavia si ravvisano ancora forti ritardi nelle fasi di avvio e di apertura dei cantieri.
37099-Confindustria Marche_Indagine costruzioni_Isem19.pdfApri