Segnaliamo i seguenti atti e provvedimenti di recente adottati dalla Regione Marche, in quanto assumono particolare interesse per il settore edile
Segnaliamo i seguenti atti e provvedimenti di recente adottati dalla Regione Marche, in quanto assumono particolare interesse per il settore edile.
1. Deliberazione della Giunta Regionale n. 87 del 3.2.2020, recante:
POR FESR 2014-2020 Marche – Asse 8 – Interventi n. 25.1.3 e 28.1.3 – Modifica DGR 1397 del 22/10/2018 – Efficientamento energetico e adeguamento o miglioramento sismico – Edilizia scolastica
2. Deliberazione della Giunta Regionale n. 88 del 3.2.2020, recante:
Approvazione schema Protocollo di Intesa tra Regione Marche e rete Ferroviaria Italiana S.p.A. per la “Definizione Programma per lo sviluppo dell’Intermodalità nelle Stazioni Ferroviarie di RFI nella Regione Marche”
3. Deliberazione della Giunta Regionale n. 73 del 3.2.2020, recante:
Richiesta di parere alla competente commissione consiliare sullo schema di deliberazione concernente “Artt. 5 ter e 6 bis della L.R. 16 dicembre 2005, n. 36. Approvazione della proposta ERAP Marche di programma speciale di intervento finanziato da ERAP Marche con i proventi delle vendite disposte ai sensi della legge 560/93: completamento intervento a Recanati, Via La Malfa, – euro 76.852,00”
4. Deliberazione della Giunta Regionale n. 43 del 27.1.2020, recante:
Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (PTPCT) 2020-2022.
Con l’occasione riportiamo qui di seguito recente comunicato stampa della Regione, in quanto tratta una materia di particolare attualità ed interesse anche per le imprese del settore costruzioni: la prevenzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio.
“Fare squadra” per cogliere un’opportunità da 150 milioni di euro nel prossimo triennio. Sono le ricorse destinate alla prevenzione del rischio idrogeologico, nelle Marche, da parte di “ProteggItalia”: il Piano nazionale per la sicurezza del territorio che stanzia complessivamente 10,5 miliardi dal 2019 al 2021. La dotazione mette a sistema tutte le risorse nazionali dei vari ministeri coinvolti, per gestire emergenze, curare prevenzione e manutenzione, semplificare e rafforzare gli adempimenti amministrativi di velocizzazione della spesa. Ad Ascoli la Regione ha incontrato gli amministratori del Piceno, sindaci e presidenti delle Unioni montane, per predisporre progettazioni esecutive in grado di intercettare le opportunità previste, anticipando le risorse necessarie attraverso un fondo rotativo di progettazione. Come stabilito dal Piano, la Giunta regionale sta provvedendo all’istituzione del Nos (Nucleo operativo di supporto), costituito da tecnici e coadiuvato dal Commissario per il dissesto: il presidente della Regione. “Il primo impegno che nasce da questo incontro – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – è la predisposizione del quadro delle priorità. Dai territori dovranno venire le indicazioni in merito, sulla base delle esigenze localmente manifestate. Un quadro definito di priorità che consenta di essere preparati quando arriveranno materialmente le risorse. È un impegno che dobbiamo tutti assumerci con decisione, per non sciupare un’occasione unica. Dentro questa strategia nazionale, le Marche devono giocare una partita vincente per non sprecare i fondi previsti”. L’assessore alle Aree interne, Angelo Sciapichetti, ha parlato di “una svolta epocale per le Marche: abbiamo a disposizione, per la prima volta, un plafond certo e utilizzabile che consentirà di finanziare interventi di prevenzione secondo una programmazione chiara”. Ha rivelato che “quando questa Giunta regionale si è insediata, ha trovato in bilancio 500 mila euro per il dissesto idrogeologico in tutte le Marche. È stato fatto un grande lavoro per finanziare questo settore strategico della programmazione regionale con una dotazione adeguata alle reali esigenze del territorio”. La vice presidente Anna Casini ha ricordato che la Regione, con il Piano di sviluppo rurale, “ha messo a disposizione 23 milioni di euro, attraverso gli Accordi agroalimentari, per contrastare i dissesti. Ci attendevamo l’arrivo di una decina di proposte, ne sono pervenute ventuno. È il segno del grande interesse per questa modalità operativa, che prevede un coinvolgimento corale dei soggetti coinvolti, a partire dalle aree montane. Dal piano nazionale arriveranno altre risorse per continuare su questa strada”.
Segnaliamo da ultimo l’intervenuta pubblicazione della legge regionale che modifica il “Piano Casa” e la normativa sulla ricostruzione L.R. n. 2 del 29/1/2020 (BUR n. 11 del 6/2/2020) recante “Modifiche alla legge regionale 8 ottobre 2009, L. 22 ‘Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile’ e alla legge regionale 2 agosto 2017, n. 25 ‘Disposizioni urgenti per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi di ricostruzione conseguenti agli eventi sismici del 2016’”. |