Il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato la proroga del Piano Casa fino al 31 dicembre 2022
Il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato la proroga del Piano Casa fino al 31 dicembre 2022, con possibilità quindi di poter utilizzare le opportunità offerte da tale strumento operativo relativamente sia alle premialità volumetriche che alla riduzione dei corrispettivi concessori, opportunità riferite agli interventi edilizi di ampliamento degli edifici e di demolizione e ricostruzione rientranti nella disciplina regionale del “Piano Casa” stesso.
Alleghiamo il testo della relativa legge regionale n. 19/2020 dal titolo: “Modifiche alla legge regionale 8 ottobre 2009, n. 22 “Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile” come modificata dalla legge regionale 29 gennaio 2020, n. 2 e dalla legge regionale 2 agosto 2017, n. 25 “Disposizioni urgenti per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi di ricostruzione conseguenti agli eventi sismici del 2016”.
A riguardo segnaliamo altresì che tale legge regionale, approvata peraltro all’unanimità, contiene diverse misure per riavviare l’attività edilizia, sostenere i livelli occupazionali e fronteggiare la grave crisi economica in atto.
L’obiettivo primario del provvedimento in parola è infatti quello di riattivare il settore dell’edilizia, concedendo più tempo ai proprietari di immobili per programmare interventi di ristrutturazione e riqualificazione dei propri edifici.
Altre modifiche contenute in questa legge regionale sono: lo spostamento del termine che consente la ristrutturazione e il cambio di destinazione d’uso per quegli edifici non residenziali, ma ubicati all’interno di zone residenziali, se inutilizzati dal 1 gennaio 2018; la modifica della disciplina della “doppia conformità” per sanare le difformità edilizie lievi, che pertanto resta valida e che in buona sostanza offre la possibilità di porre rimedio a violazioni di natura formale che sono di modesta entità.