Primo semestre 2021 in sensibile recupero per le costruzioni regionali rispetto al primo semestre 2020
Primo semestre 2021 in sensibile recupero per le costruzioni regionali rispetto al primo semestre 2020, fortemente penalizzato dall’avvio delle misure di contenimento della pandemia. Secondo i risultati dell’Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche in collaborazione con ANCE Marche e con Intesa Sanpaolo su un campione di aziende associate, la produzione nel primo semestre 2021 è risultata in aumento del 24,7% in termini reali rispetto al primo semestre 2020.
Tutti i principali comparti hanno registrato sensibili incrementi.
Riguardo all’edilizia abitativa, il primo semestre 2021 mostra un incremento di oltre il 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il recupero dell’edilizia abitativa ha peraltro interessato tutti i comparti, seppure con intensità differenti: in aumento sia la componente pubblica (4,9%), sia soprattutto la componente privata (33,0%). Relativamente a quest’ultima, la componente in conto proprio ha registrato un aumento dell’11,6%, positivo ma inferiore a quello registrato dalla componente convenzionata (24,8%) e dal conto terzi (39,7%).
Positiva la dinamica dell’edilizia non abitativa nel primo semestre del 2021 (+14,7%), anche se su toni più moderati rispetto al dato nazionale a causa dell’incertezza sulle prospettive di medio termine che ancora interessa numerosi settori dell’industria manifatturiera regionale. In aumento i lavori pubblici (+23,8%) rispetto al primo semestre 2020.
Il favorevole andamento congiunturale del primo semestre 2021 si è accompagnato ad un miglioramento dei livelli occupazionali, che sono complessivamente aumentati del 19,7%. Secondo le stime di Confindustria Marche, l’occupazione è aumentata del 20,9% per gli operai e del 4,6% per gli impiegati. Alla dinamica osservata nel mercato del lavoro è corrisposto un aumento del monte ore lavorate rispetto al primo semestre 2020 (+37,7%). Nel primo semestre 2021, le ore di CIG autorizzate sono risultate 1.076.548, con una diminuzione del 71,6% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Sul versante del lavoro, è elevata la quota di imprese con difficoltà nel reperimento di manodopera (82,7% delle aziende intervistate contro 5% della precedente rilevazione).
Sul fronte del credito, si dimezza la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (31,8% contro 83% della rilevazione del secondo semestre 2020). Analoga dinamica per le condizioni di costo del credito: il 20% degli operatori ritiene elevato il costo del denaro (45% nella precedente rilevazione).
L’indagine evidenzia il permanere di un livello ancora elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (96 giorni), appena inferiore a quello rilevato nella precedente rilevazione (102 giorni); elevati anche i tempi di rilascio dei permessi di costruire (121 giorni contro 216 della rilevazione del secondo semestre 2020).
Nel complesso, la dinamica di medio periodo delle condizioni di domanda sembra assumere un tono più favorevole, trainata dalla componente privata degli investimenti, in particolare la componente abitativa. Più debole, rispetto al dato nazionale, l’andamento delle attività legate all’edilizia non abitativa, anche per la fase di incertezza che ancora interessa alcuni importanti comparti produttivi dell’economia regionale. Analoga la dinamica nei lavori pubblici, con attività positiva ma ancora su livelli più contenuti di quanto rilevato a livello nazionale. Infine, ritardi nella ripresa delle attività derivanti dal permanere della difficile situazione sanitaria permangono ancora nelle zone colpite dal terremoto, con posticipi talvolta anche significativi nelle fasi di avvio e di apertura dei cantieri.