Due bandi: “Filiere ed ecosistemi” ed “Investimenti produttivi” diventeranno le colonne portanti della nuova politica industriale regionale.
Elaborati di concerto con il mondo imprenditoriale, sono stati presentati dalla Regione Marche il 27 giugno nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente Francesco Acquaroli, il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Mirco Carloni e l’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale Stefano Aguzzi.
Il primo bando – Filiera ed Ecosistemi – ha come obiettivo la realizzazione di investimenti congiunti per lo sviluppo di funzioni strategiche comuni tra piccole, medie e microimprese (MPMI), al fine di rafforzare le filiere produttive ed aumentare la competitività delle imprese. Un progetto che si traduce in un “contratto di rete” al quale devono partecipare almeno 3 MPMI, appartenenti all’industria, all’artigianato ed ai servizi, a cui può aggiungersi una grande impresa.
Il secondo bando – Investimenti produttivi – prevede la costituzione, l’ampliamento o il recupero di unità produttive e la creazione di infrastrutture di ricerca o tecnologiche.
Per ora si parte con le risorse regionali – un plafond di 4 milioni di euro a bando – in attesa che i fondi della nuova programmazione europea 2021/2027 vengano finalmente messi a disposizione. A quel punto la cifra sarà molto più alta.
“Questi bandi – ha detto Acquaroli – rappresentano la nostra visione, il nostro progetto per il rilancio delle Marche. Nonostante l’attuale quadro economico complesso, mettiamo in campo risorse e strumenti importanti per le imprese”.
“La nostra strategia – ha affermato Carloni – sta nel rafforzare e difendere quello che le Marche possiedono in relazione ai sistemi produttivi. In questa ultima fase siamo passati da un’emergenza a un’altra: dal terremoto, alla crisi di Banca Marche, al Covid e, da ultimo, alla guerra in corso. Sono rischi che le imprese oggi non riescono più a gestire, mettendo a repentaglio l’esistenza stessa del sistema produttivo. Per contrastare i cosiddetti “cigni neri” occorrono dunque misure anti fragilità e a tal fine metteremo a disposizione tutto quanto sarà necessario in termini di risorse”.
L’assessore Aguzzi ha ribadito che “i due bandi sono stati pensati in maniera ben strutturata e organica, andandosi ad intersecare con altri settori quali appunto quelli delle tematiche del lavoro e della formazione professionale. Interventi sul lavoro e sulle imprese vanno portati avanti insieme anche per non creare scompensi di sistema, quanto piuttosto per garantire il giusto incrocio tra domanda e offerta di lavoro”.
I due bandi si apriranno il prossimo 30 giugno e rimarranno fruibili sino a settembre.