Chiusura di 2014 in ulteriore forte calo per le costruzioni marchigiane, con livelli di produzione in consistente rallentamento in tutti i comparti.
Secondo i risultati dell’Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con ANCE Marche e con il patrocinio di Banca Marche, su un campione di aziende associate, la produzione complessiva nel secondo semestre 2014 è diminuita di circa il 7,8% in termini reali rispetto al secondo semestre 2013.
Il risultato rilevato, che conferma il permanere di un clima congiunturale particolarmente negativo, è sostenuto dalle dichiarazioni degli operatori intervistati. Rimane bassa, infatti, la quota interessata dal miglioramento dei livelli produttivi (8% contro 10% della precedente rilevazione), mentre si mantiene su livelli molto elevati la quota di aziende interessate dalla contrazione dell’attività (82% contro 83% della precedente rilevazione).
Ampiamente diffuse le variazioni negative tra i principali comparti. Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2014 registra un calo della produzione di circa il 9,2% rispetto al semestre luglio-dicembre 2013. La flessione sperimentata da questo comparto ha trascinato su valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la sua rilevanza in termini di volumi prodotti e occupazione.
La flessione dell’edilizia abitativa riflette l’andamento molto debole del comparto dell’edilizia privatain conto terzi (-11,6%) e cali consistenti nel conto proprio (-8,9%) e nell’edilizia convenzionata (-6,9%). Anche il comparto dell’edilizia pubblica (-4,5%) prosegue la fase di rallentamento sperimentata nell’ultimo biennio.
Ulteriore marcata flessione dell’attività produttiva per l’edilizia non abitativa nel secondo semestre del 2014 (-9,1%). Il calo, che si aggiunge al dato negativo registrato nello scorso anno, conferma il permanere di un marcato profilo di incertezza nei piani di espansione di molte imprese manifatturiere, particolarmente colpite dalla stagnazione della domanda interna. I segnali di recupero della domanda osservati nel corso degli ultimi mesi non sono apparsi sufficienti a stimolare neanche marginalmente la ripresa degli investimenti in immobili da parte delle imprese.
In ulteriore forte calo anche i lavori pubblici, che registrano una contrazione dei livelli produttivi pari al 6,2% rispetto al secondo semestre 2013. La flessione, in linea con quanto rilevato nel corso dell’ultimo biennio, riflette un peggioramento generalizzato dell’attività delle imprese impegnate nei lavori pubblici: rimane molto bassa la quota di operatori con variazioni positive dei livelli produttivi (8% contro 6% della precedente rilevazione), anche se si contrae marginalmente la frazione di operatori con attività produttiva in calo (74% contro 78% della precedente rilevazione).
Il debole andamento congiunturale del settore osservato nel secondo semestre si è riflesso sui livelli occupazionali che hanno proseguito la tendenza alla flessione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di Confindustria Marche, l’occupazione è diminuita significativamente per gli operai (-6,7%), e in maniera più contenuta per gli impiegati (-1,4%). Alla flessione dei livelli occupazionali è corrisposto un marcato calo del monte ore lavorate, sia rispetto al secondo semestre 2013 (-20,1%), sia rispetto al primo semestre 2014 (-13,8%).
Nel secondo semestre 2014, le ore di CIG autorizzate sono risultate pari a 2,5 milioni (-5% rispetto allo stesso periodo del 2013). In crescita sono risultate le componenti straordinaria (+104%) e in deroga (+24,6%), mentre la componente ordinaria ha registrato una flessione del 54,5%.
Seppur con differenze anche notevoli tra le imprese e in presenza di timidi segnali di allentamento della stretta creditizia, nel secondo semestre 2014 le condizioni del mercato del credito mostrano ancora una situazione difficile, in particolare sul fronte della disponibilità di credito.
Analoga tendenza per il costo del credito, che è ritenuto elevato per il 76% degli operatori (84% nella precedente rilevazione). Infine, l’indagine evidenzia il permanere di un livello molto elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (133 giorni contro 198 e 178 giorni delle precedenti due rilevazioni).
Riguardo alle tendenze dell’attività produttiva, le previsioni degli operatori segnalano, per i prossimi mesi, il permanere di condizioni difficili.
La dinamica di medio periodo delle condizioni di domanda resta fortemente condizionata dalla rapida attivazione di iniziative riguardanti progetti e programmi di intervento proposti dalle imprese e dalla riattivazione del comparto delle opere pubbliche.
20225-Indagine Costruzioni_IIsem2014.pdfApri