desideriamo informarvi che è stata approvata la nuova Legge Regionale n. 13 del 2 luglio 2025, che modifica e integra la L.R. 71/1997 (Norme per la disciplina delle attività estrattive).
Tale provvedimento si è reso necessario in quanto l’attuale PRAE (Piano Regionale Attività Estrattive), approvato nel 2002 e scaduto nel 2012, non è stato ancora aggiornato ed è in attesa del nuovo Piano Paesaggistico Regionale (PPR). L’intervento normativo si pone quindi come misura temporanea per consentire solo alle imprese già autorizzate, di aumentare i limiti quantitativi di escavazione.
Principali novità introdotte dalla legge:
- Verifica regionale ex ante della programmazione provinciale È prevista una verifica di conformità della programmazione estrattiva a livello regionale, evitando valutazioni caso per caso sui singoli progetti. Questo semplifica e velocizza l’approvazione dei piani a livello provinciale.
- Sostenibilità e economia circolare Viene esplicitamente introdotto il principio di economia circolare, in linea con la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile e l’Agenda 2030, incentivando l’uso di materiali riciclati e tecnologie sostenibili.
- Revisione dei contenuti del PRAE L’articolo 6 della L.R. 71/1997 è stato completamente rivisto. Il nuovo testo prevede strumenti di pianificazione più moderni, tra cui:
- utilizzo di dati georeferenziati;
- mappatura delle cave dismesse;
- introduzione di aree di esenzione selettiva;
- misure di compensazione ambientale come il rimboschimento per 1,5 volte l’area boschiva interessata.
- Semplificazione delle autorizzazioni Le disposizioni degli artt. 4 e 5 prevedono la ridefinizione del procedimento autorizzativo in capo ai Comuni, con Conferenza dei Servizi unica. Viene rafforzato il ruolo dei Comuni e ridotti i tempi burocratici.
- Potenziamento del SIRMAE È previsto l’aggiornamento del Sistema Informativo Regionale per le Attività Estrattive, che comporterà un monitoraggio continuo, dei dati da parte degli Enti, degli operatori ma anche dei cittadini, garantendo l’interoperabilità con altri sistemi informativi ambientali e territoriali.