CAM strade e riciclaggio degli pneumatici fuori uso nelle pavimentazioni stradali
La progettazione, la realizzazione e la manutenzione delle strade sono ambiti trattati nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza PNRR e le cui fasi di realizzazione devono tenere conto dei criteri di economia circolare per attuare la transizione ecologica.
Si tratta nello specifico di ampliare l’uso di conglomerato bituminoso da recupero proveniente dalla demolizione delle pavimentazioni stradali detto anche “fresato di asfalto”. Il riuso di questo materiale consente un significativo risparmio di energia e quindi in termini di emissioni oltre ad un significativo recupero dei materiali derivanti dalla demolizione delle pavimentazioni stradali stesse. E’ inoltre possibile soddisfare criteri di economia circolare utilizzando i conglomerati modificati con polimeri da riciclo sia come provenienti dai pneumatici fuori uso (PFU), sia da plastiche provenienti dalla raccolta differenziata e dal riciclo. L’uso di polimeri consente di migliorare le prestazioni delle pavimentazioni stradali, le caratteristiche di durata, oltre all’acustica ed ottenere benefici nell’attrito da rotolamento con i pneumatici. E’ l’elemento della durata che in una visione di economia circolare registra un miglioramento del servizio reso dal prodotto. L’aumento della durata del manto stradale così realizzato incentiva l’uso del riciclo sia dei PFU che delle plastiche a fine vita. Queste scelte realizzative soddisfano sia le indicazioni dell’economa circolare sia della transizione ecologica perché strettamente collegate al risparmio di energia.
I CAM Strade coinvolgeranno l’intera filiera stradale, dai progettisti alle imprese, alle stazioni appaltanti. Tutti i soggetti saranno tenuti al rispetto di alcuni obblighi, per esempio legati all’introduzione di determinate percentuali di materiali riciclati o connessi alle fasi di produzione dei conglomerati bituminosi etc.
Tutta la filiera, inoltre, sarà interessata anche dalla cosiddetta “parte premiale dei CAM”, che consente di attribuire punteggi premiali agli operatori che propongono soluzioni tecniche in grado di andare oltre la soglia del minimo prescritto: un riconoscimento al valore apportato dall’innovazione sostenibile di cui le stazioni appaltanti dovranno tenere conto.
In questo senso la revisione dei criteri ambientali minimi CAM nel settore delle costruzioni delle pavimentazioni stradali indicano che sostenibilità e transizione ecologica, cioè i consumi di energia, le emissioni di gas serra insieme ad un uso efficiente dei materiali sono criteri percorribili e le cui modalità di attuazione sono state sintetizzate nella proposta in bozza delle linee guida.