Primo semestre 2023 nel complesso positivo per le costruzioni regionali, anche se con una dinamica appena meno vivace rispetto a quanto osservato nel secondo semestre del 2022. Secondo i risultati dell’Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche in collaborazione con ANCE Marche e con Intesa Sanpaolo su un campione di aziende associate, la produzione nel semestre gennaio-giugno 2023 è risultata in aumento del 5,8% in termini reali rispetto al primo semestre 2022.
Tutti i principali comparti hanno registrato incrementi, ad eccezione dell’edilizia abitativa pubblica e dell’edilizia non abitativa.
Riguardo all’edilizia abitativa, il primo semestre 2023 mostra un incremento di circa il 7,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il recupero dell’edilizia abitativa ha interessato tutti i principali comparti, seppure con intensità differenti: in aumento la componente privata (+8,7%), con un aumento consistente della componente convenzionata (+15,3%) e più contenuto per la componente in conto proprio (+6,0%) e in conto terzi (+9,4%). In flessione la componente pubblica (-3,9%).
In ulteriore sensibile calo l’edilizia non abitativa nel primo semestre del 2023 (-6,8%), probabilmente a causa del protrarsi dell’incertezza sulle prospettive di medio termine che interessa ancora molti settori dell’industria regionale.
In aumento i lavori pubblici (+9,8%) rispetto al primo semestre 2022.
Il buon andamento congiunturale del primo semestre 2023 si è accompagnato a un miglioramento dei livelli occupazionali, che sono complessivamente aumentati del 4,4%. Secondo le stime di Confindustria Marche, l’occupazione è aumentata del 4,9% per gli operai e dello 0,1% per gli impiegati. Alla dinamica osservata nel mercato del lavoro è corrisposta una sostanziale stabilità del monte ore lavorate rispetto al primo semestre 2022 (0,3%).
Secondo i dati elaborati dalle Casse Edili, relativamente all’occupazione nel settore, nel 2022 si è registrato un aumento del +21,3% del numero di ore lavorate e del +20,9% del numero dei lavoratori iscritti rispetto all’anno precedente. Anche i dati riferiti al primo trimestre dell’anno in corso chiudono con incrementi tendenziali, pari a +8% per le ore lavorate e a +7,7% per i lavoratori iscritti.
Nel primo semestre 2023, le ore di CIG autorizzate sono risultate 384.990, in crescita del 61,9% rispetto allo stesso periodo del 2022, concentrate interamente nella componente ordinaria.
Sul versante del lavoro, scende la quota di imprese con difficoltà nel reperimento di manodopera (84,6% delle aziende intervistate contro 88,5% della precedente rilevazione), mentre sale al 15,4% (11,5% nel precedente semestre) la quota di imprese che ha registrato condizioni normali.
Sul fronte del credito, sale la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (41,0% contro 38,5% del secondo trimestre 2022). Sale ancora, dal 51,6% al 62,3%, la quota di operatori che ritiene elevato il costo del denaro.
L’indagine evidenzia, infine, il permanere di un livello ancora elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (97 giorni), superiore a quello rilevato nella precedente rilevazione (91 giorni). Elevati anche i tempi di rilascio dei permessi di costruire (140 giorni contro 149 della rilevazione del secondo semestre 2022).
Nel complesso, la domanda ha mantenuto una intonazione positiva, seppur con segnali da tenere sotto osservazione. Buona la performance registrata dalla componente privata degli investimenti e dai lavori pubblici. Sottotono, invece, l’andamento delle attività legate all’edilizia non abitativa, anche a causa del permanere dell’incertezza che ancora interessa alcuni comparti dell’economia regionale. Ritardi nell’avvio e prosecuzione delle attività sono ormai prassi frequente nelle zone colpite dal terremoto, con posticipi talvolta anche significativi nelle aperture dei cantieri.
In allegato, la nostra Indagine sull’andamento dell’industria delle costruzioni nelle Marche – I semestre 2023